Quintino Sella
Uomo politico (Sella di Mosso, Biellese, 1827 - Biella 1884).
Laureatosi in ingegneria a Torino (1847), prof. di geometria applicata alle arti nell'Istituto tecnico di
Torino (1852), poi di matematica in quella univ., nel 1860 entrò nella vita politica come deputato
della destra del collegio di Cossato (Biella).
Più volte ministro delle Finanze si pose come obiettivo il pareggio del bilancio statale, imponendo a
questo scopo una rigida politica di economie e non esitando a ricorrere a provvedimenti impopolari,
come l'imposta sul macinato.
Anticlericale, contrario all'intervento a fianco della Francia contro la Prussia (1870), dopo la
sconfitta di Napoleone III fu tra i più accesi sostenitori della presa di Roma e fu poi tra gli ispiratori
della legge delle Guarentigie. La sua attività, rivolta al perfezionamento dell'unità politica,
economica e morale del Regno, fu versatile e molteplice.
Sollecitò l'istruzione professionale, ideò le casse di risparmio postali, propugnò lo sviluppo delle
miniere sarde e costruì la carta mineraria della regione; patrocinò il riscatto delle ferrovie dell'Italia
settentrionale.
Non meno vasta e multiforme fu la sua attività scientifica. Restaurò l'
Accademia dei Lincei
(della
quale fu socio nazionale dal 1872 e presidente dal 1874) allargandone gli interessi con l'istituzione
della classe di scienze morali, storiche e filologiche e procurandole una sede storica a palazzo
Corsini. Notevoli i suoi apporti nel campo della mineralogia, ove contribuì validamente allo
sviluppo della cristallografia morfologica, chimica e descrittiva, studiò numerose specie minerali,
delle quali talune nuove, e valorizzò i giacimenti minerarî sardi incrementandone così lo sviluppo.
Degne di particolare nota sono le sue opere: Quadro delle forme cristalline dell'argento rosso, del
quarzo e del calcare (1856), Studî sulla mineralogia sarda fatti nel1855 (1857), Sulle proprietà
geometriche di alcuni sistemi cristallini (1858), Sulle forme cristalline di alcuni sali di platino e del
boro adamantino (1858), che gli procurarono fama internazionale. Fondò laSocietà geologica
italiana e, con B. Gastaldi e altri, il Club alpino italiano (1863). A lui furono dedicati il
minerale sellaite e il M. Sella nell'Isola Grande della Terra del Fuoco.