– o meglio – continuano a trovare, motivazioni nuove, anche al di
fuori dei settori tradizionali delle applicazioni della matematica
coltivati dallo stesso Volterra, rispondendo a sollecitazioni ‘esterne’,
alle quali, seguendo le orme di Henri Poincaré, sono sensibili alcuni
dei maggiori matematici dell’epoca, da Hermann Weyl, a John von
Neumann, a C.L. Siegel, … . Ma, mentre questi ultimi si rivolgono a
problemi posti dalla dinamica celeste, dalla teoria della relatività,
dalla meccanica quantistica, …, Volterra segue vie diverse, nelle quali
mette a frutto le sue ricerche sulle equazioni differenziali ed integro-
differenziali e le loro applicazioni ai sistemi dinamici con memoria.
Una via nuova si apre inaspettatamente quando uno zoologo
dell’Università di Roma, Umberto D’Ancona (che diverrà più tardi
genero di Volterra), il quale aveva studiato le fluttuazioni del mercato
ittico dell’Adriatico durante la prima guerra mondiale, pose a
Volterra il problema
se fosse possibile dare una spiegazione
matematica ei risultati che veniva ottenendo sulla percentuale d lle
varie specie in questi diversi period
Fu questo problema,
apparentemente circoscritto ad una situazione locale, l’inizio di una
collaborazione scientifica che riuscì a coordinare l’approccio
sperimentale di D’Ancona e quello teorico, generale di Volterra
13
, e
sembra assumere l’aspetto di una collaborazione ideale, a distanza di
decenni, di Quintino Sella e Vito Volterra, una risposta alta a quel
natural desiderio di sapere
al quale Federico Cesi aveva dedicato il
suo discorso tre secoli prima, a Napoli.
Si trattava di u mini di scienza
- scrive Sandra Linguerri
- che, se da un lato, non disdegnavano di
uscire dai confini delle rispettive pr fessionalità per misurarsi sia con
problemi epistemologici inediti sia con questioni teoriche irrisolte;
dall’altro, si rifiutavano di circoscrivere il loro impegno entro una sfera
meramente intellettuale, come testimoniano le numerose iniziative
concrete e operative che promossero in più occasion
collaborazione con B. Hostinsky; la Nota Energia nei fenomeni elastici ereditari,
presentata da Volterra agli “Acta Pontificia Acad. Scient.” (Vol. IV, 1939-1940, pp.
115-128) che apparirà postuma. Per una biografia di Volterra, si veda, ad
esempio:
J.R. Goodstein
, Vito Volterra. Biografia di un matematico straordinario,
Saggi Zanichelli, Bologna, 2007.
12
V.Volterra
, Variazioni e fluttuazioni del numero d’individui in specie animali
conviventi, Memorie del R. Comitato talassografico italiano, Mem. CXXXI, 1927;
V.Volterra
, Opere Matematiche, Memorie e Note, l. c., Volume quinto, 1926-
1940, pp. 1-111.
13
Si vedano, in proposito: V
.Volterra
, Leçons sur la théorie mathématique de la
lutte pour la vie, Paris, Gauthier-Villars, 1931;
U.D’Ancona
, La lotta per
l’esistenza, Torino, Einaudi, 1942.
14
S.Linguerri
, Vito Volterra e il Comitato Talassografico Italiano. Imprese per
aria e per mare nell’Italia Unita (1883-1930), Firenze, Leo S. Olschki, 2005.