Page 137 - Quintino_Sella_Linceo

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Come ricordò Guido Castelnuovo il 17 ottobre 1946 nella prima
Adunanza generale della rinata Accademia Nazionale dei Lincei
15
, il
Comitato Talassografico Italiano, destinato alle ricerche sui problemi
della fisica e della biologia del mare - al quale è dedicato il libro di
Sandra Linguerri - fu creato nel 1909, per iniziativa di Volterra
(sull’onda – è il caso di dirlo – delle sue ricerche in collaborazione con
Umberto D’Ancona), dalla nuova Società Italiana per il Progresso
delle Scienze.
Inaugurando la prima riunione della Società, tenuta a Parma il 25
settembre 1907, Vito Volterra dedicò il suo discorso alla
moltitudine
che, affascinata da invenzioni (…) fonte di tanto interesse e di tanta
ricchezza, (…) cerca di impossessarsi delle verità scientifiche nel loro
insieme, conoscerle nei particolari e (…) attende dalla scienza il
progresso materiale e morale. Le antiche accademie -
osserva
Volterra -
sono un campo troppo chiuso, gli istituti di insegnamento
hanno già altri intenti determinati, le singole società scientifiche sono
un t eno troppo ristretto. (…) Tutto ciò che il pubblico non può
apprendere né da libri né da discorsi si paleserà quando esso assista e
si mescoli alle discussioni degli uomini di scienza, giacché son le dispute
spontanee e vivaci, che mostrano sotto la luce più naturale e più vera il
germogliare e l’esplicarsi di quei pensieri che di solito un troppo
sapiente artificio divulg
. Esso si manifesta
– dirà Volterra nel
Discorso Presidenziale del 1925
17
, alla presenza dei Sovrani –
col
rapido progredire e moltiplicarsi in ogni ramo dello scibile di liber
As ociazioni, affi i ma indipendenti dalle antiche accademie, non
legate agli Istituti di Istruzione, esenti da ogni ingerenza dello Stato e
di carattere scientificamente democratico, raggruppanti i cultori delle
varie discipline. Non si può studiare l’evoluzione della cultura in quegli
anni senza prendere in esame l’opera loro vasta, profonda e complessa,
feconda di risultati, ricca di promesse, indice di progresso intellettuale.
Molte di esse servirono a diffondere ed a divulgare la scienza in virtù
della loro influenza anche fuori dei consueti ambienti dei dotti: a tutte
giovò l’essere largamente aperte a quelli che vi accorrevano, tanto da
porre al fianco dei vecchi campioni della scienza i giovani, all’inizio
15
G.Castelnuovo
, Vito Volterra, in
V.Volterra
, Opere Matematiche, Memorie e
Note, l. c., Volume primo, 1881-1892, pp. IX- XIII.
16
V.Volterra
, Il momento scientifico presente e la nuova società italiana per il
progresso delle scienze, Rivista di Scienza [poi “Scientia”]; anno I (1907), pp.
225-237; Opere Matematiche, l. c., Vol. terzo, 1900-1913, pp.243-252.
17
V.Volterra
, Discorso presidenziale del 1925, Rend. Delle sedute solenni della
R. Acc. dei Lincei, vol. III, 1916-28, pp.567-573; Opere Matematiche, l. c., Vol.
quarto, 1914-1925, 529-534.